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Mindset e Motivazione

Concentrarsi sulle soluzioni, non sui problemi

Smetti di fissarti sui problemi: impara a generare e testare micro-soluzioni, sfruttare le risorse disponibili e muovere l’energia verso l’azione concreta.

Perché leggere quest’articolo

Se ti capita di restare bloccato a lungo a rimuginare sui problemi invece di agire, questo articolo ti aiuterà a spostare l’attenzione dalle criticità alle soluzioni utili. Scoprirai come funziona la mente quando si fossilizza sui guai, perché questo peggiora la situazione e — cosa più importante — strategie pratiche per cambiare rotta e ottenere risultati concreti. Leggilo se vuoi imparare a trasformare il “problema” in un trampolino operativo.


La storia di Luca

Luca, project manager, passava ore a discutere di ritardi e colpe con il team. Risultato: morale basso e poche azioni concrete. Un giorno decise di cambiare approccio: a ogni problema presentato, chiese subito “Qual è una possibile soluzione praticabile entro 24 ore?”. La conversazione si trasformò: idee rapide emersero, si provarono azioni immediate e i ritardi diminuirono. Non era che i problemi fossero scomparsi — era che l’energia era stata reindirizzata verso l’azione.


Di cosa parleremo in quest’articolo

Parleremo di: perché la mente si fossilizza sui problemi, i rischi del problem-focused thinking, i vantaggi del solution-focused thinking, tecniche per allenare il cervello a cercare soluzioni, esempi pratici trasferibili al lavoro e alla vita privata, e una breve guida su come leggere l’articolo per trarne il massimo.


Perché e come ti sarà utile

Perché leggerlo ti aiuterà davvero: concentrarti sulle soluzioni riduce lo stress, aumenta il senso di controllo e produce risultati concreti più velocemente.
Quali benefici otterrai: più rapidità nel prendere decisioni, migliori relazioni (perché il focus diventa costruttivo), crescita della fiducia personale e del team.
Come leggere per trarne il massimo: leggi una sezione alla volta; dopo ogni sezione scrivi una azione pratica da testare entro 48 ore. Non tentare di applicare tutto insieme: scegli una tecnica, sperimentala per 7–14 giorni, poi valuta e aggiusta. Prendi appunti e, se puoi, condividi un’idea con qualcuno per avere accountability.


Perché rimuginare sui problemi è così facile (spiegazione)

Il cervello umano è sensibile alle minacce: il negativity bias ci porta a trattare i problemi come priorità per la sopravvivenza. Inoltre, il rimuginio attiva circoli cognitivi ripetitivi che mantengono alto l’arousal e riducono la capacità di pensiero creativo. In sostanza: più pensi al problema, meno risorse mentali hai per trovare soluzioni. Questo crea un circolo vizioso dove il focus sul problema alimenta il problema.


Perché il focus sulle soluzioni funziona

Passare a un approccio orientato alla soluzione significa:

  • Spostare l’energia dalla lamentela all’azione.
  • Frammentare il problema in piccoli elementi azionabili (micro-soluzioni).
  • Usare l’errore come dato per iterare velocemente (mentalità sperimentale).
    Gli approcci come il Solution-Focused Brief Therapy (SFBT) e le pratiche agile mostrano che chiedere “cosa funziona già?” e “qual è il prossimo passo?” produce cambiamenti rapidi e sostenibili.

Una storia affascinante

In una piccola azienda di design, il lancio di un prodotto era fallito. Il team si riunì e, invece di guardare il passato, ogni partecipante disse quale piccola modifica avrebbe provato la settimana successiva. Dopo tre iterazioni settimanali la risposta del mercato cambiò: non per miracolo, ma per la somma di micro-soluzioni provate e corrette rapidamente. La lezione: la somma di piccoli tentativi è più potente dell’analisi infinita.


Esempi pratici e strategie selezionate (poche, applicabili subito)

Scegli 1–2 tecniche e testale per 7–14 giorni.

A. Domanda delle 3 soluzioni (2–5 min)
Quando incontri un problema, chiediti subito:

  1. Qual è una soluzione possibile entro 24 ore?
  2. Qual è una soluzione a basso costo/risorsa che posso provare?
  3. Qual è un’idea “fuori dalla scatola” che potremmo testare?
    Scrivi le tre risposte e scegli la più praticabile. Agisci subito: anche una micro-azione crea momentum.

B. Micro-sperimentazione (regola del 48h)
Trasforma una soluzione in un esperimento: definisci l’ipotesi, la durata (48h–7 giorni) e la metrica semplice da osservare. Esempio: “Se invio il messaggio X, ottengo risposta entro 24h?” Al termine, registra il risultato e adatta.

C. Focus sulle risorse già presenti (audit rapido 10 min)
Anziché elencare problemi, fai una lista veloce di cosa funziona già (persone, strumenti, processi). Per ogni voce chiediti come sfruttarla per risolvere la criticità. Spostare l’attenzione sulle risorse cambia la mentalità da carenza ad abbondanza.

D. Conversazione orientata alla soluzione (script)
Usa questo schema in riunioni:

  • Problema breve (30s) → Soluzioni proposte (1–2 minuti ciascuna) → Piano d’azione (chi fa cosa entro quando).
    Blocca l’apertura delle discussioni che si limitano a rinfacciare e reindirizza sul “next step”.

Considerazioni finali e consigli per te

Fissarsi sui problemi è umano, ma non è produttivo. La vera abilità è riconoscere quando stai rimuginando e cambiare intenzionalmente strategia verso la soluzione. Consiglio pratico: la prossima volta che senti la conversazione degenerare in lamentele, usa la Domanda delle 3 soluzioni e imposta un micro-esperimento di 48 ore. Piccoli test, azione immediata e revisione rapida: è questo il ciclo che rompe l’impasse e genera progressi reali.


“Non è la risposta che illumina, ma la domanda.”
— U.S. Grant


Ringraziamenti

Grazie di cuore per essere passato qui, spero che quest’articolo ti sia piaciuto, ci vediamo alla prossima!


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Fonti utili

https://www.mariobonelli.com/problem-solving-concentrarsi-sul-problema-o-sulla-soluzione/

Come concentrarsi sulle soluzioni 👉🏻 https://amzn.to/3I4I5aA

https://youtu.be/OtCmt1tbqzE?si=9ccRhUv3kiUL_zb7


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