La parapsicologia studia fenomeni che sembrano oltrepassare le spiegazioni convenzionali della psicologia e della fisica: telepatia, chiaroveggenza, precognizione, psicocinesi, medianità, esperienze extracorporee, apparizioni, reincarnazione, comunicazione strumentale e altri eventi anomali. È un campo di confine: abita il punto d’incontro tra metodo scientifico, esperienza soggettiva e cultura.
Questo articolo è la cornice: mette ordine, offre termini chiave, spiega strumenti e limiti, e suggerisce come orientarsi tra scoperta, scetticismo e serietà metodologica.
1) Cosa studia (davvero) la parapsicologia
ESP – Percezioni Extra-Sensoriali
- Telepatia: trasmissione d’informazioni mente-mente senza canali sensoriali noti.
- Chiaroveggenza: conoscenza di eventi/oggetti distanti nello spazio.
- Precognizione: informazione riguardo a eventi futuri.
Psicocinesi (PK)
- Micro-PK: presunte influenze minime su sistemi fisici (es. generatori di numeri casuali).
- Macro-PK: effetti osservabili a occhio nudo (spostamenti, piegamenti, ecc.), più controversi.
Stati e fenomeni correlati
- Esperienze extracorporee (OBE) e NDE: percezioni di separazione dal corpo e vissuti di premorte.
- Medianità e spiritismo: messaggi attribuiti a entità non incarnate.
- Apparizioni, infestazioni e poltergeist: presenze, voci, fenomeni fisici anomali.
- Reincarnazione: memorie di vite passate, spesso riportate in età infantile.
- ITC/EVP: presunte comunicazioni tramite strumenti elettronici (audio, video, radio).
Parola-ombrello: “psi”
In letteratura, si usa “psi” per indicare qualsiasi effetto o informazione che appaia superare i limiti sensoriali o causali standard.
Abbiamo scritto vari articoli sugli spiriti e altre apparizioni paranormali, li trovi qui.
2) Un filo di storia: dalle stanze buie ai laboratori
- Ottocento: nascono i circoli spiritici; filosofi e scienziati (anche molto noti) osservano i fenomeni.
- Primo ’900: si affermano società dedicate allo studio dei “fenomeni psichici” e si tenta la quantificazione (prove a scelta forzata, carte simboliche, statistiche).
- Secondo ’900: arrivano protocolli più stringenti, laboratori universitari, esperimenti in cieco/doppio cieco, apparecchiature elettroniche.
- Oggi: si intrecciano open science, preregistrazioni, meta-analisi, neuroscienze cognitive e strumenti digitali per ridurre bias e aumentare replicabilità.
Nota: il percorso storico alterna entusiasmi e smentite, risultati promettenti e fallimenti di replicazione. È un campo vivo, ma conteso.
3) Come si fa ricerca: metodi, controlli e perché contano
Disegni sperimentali tipici
- Scelta forzata e randomizzazione: il partecipante deve indovinare un target (immagine, simbolo, posizione) selezionato casualmente.
- Ganzfeld: deprivazione sensoriale lieve + invio di stimoli da un “mittente”; valutazione in cieco di somiglianza col target.
- RNG/Micro-PK: verifica se le sequenze casuali si discostano dalle aspettative in presenza di intento mentale.
- Remote viewing: descrizione in cieco di luoghi/obiettivi selezionati casualmente.
Procedure di qualità
- Cieco/doppio cieco: chi raccoglie o valuta i dati non conosce il target.
- Pre-registrazione: ipotesi, analisi e criteri dichiarati prima di raccogliere dati.
- Controllo ambientale: schermature, registrazioni continue, log digitali.
- Analisi statistiche adeguate: potenza del test, correzioni per confronti multipli, reporting dell’effect size (non solo p-value).
- Replicazione indipendente: chiave per distinguere indizi robusti da rumore.
Perché è difficile
- Effetti piccoli/instabili: se esistono, sono deboli, sensibili a contesto, motivazione, aspettative.
- Bias umani: file-drawer (studi negativi non pubblicati), p-hacking, suggestione, aspettative sperimentatore.
- Complessità teorica: mancano modelli fisici condivisi che prevedano quanto e quando psi debba emergere.
4) La linea sottile tra scoperta e illusione: scetticismo costruttivo
Uno scetticismo informato è il miglior alleato della buona ricerca.
- Alternative prosaiche: truffe, trucco da prestigiatore, perdite di cieco, cueing involontario, riflessi, interferenze tecniche.
- Psicologia della percezione: pareidolia, bias di conferma, memoria ricostruttiva, effetto aspettativa.
- Statistica: con molti test, qualche risultato significativo compare per caso. Servono repliche preregistrate e analisi trasparenti.
- Bayes e priors: se una ipotesi è molto a priori improbabile, servono prove particolarmente forti e ripetibili.
Regola d’oro: tenere insieme apertura mentale e rigore. Né creduloni, né negazionisti: metodici.
5) Cosa dicono (oggi) i dati?
- Letteratura mista: si trovano effetti positivi in alcuni paradigmi (talvolta piccoli ma statisticamente indicativi) e molte non-replicazioni.
- Meta-analisi: alcune riportano eccesso di significativi o effetti modesti; altre, dopo controlli per bias, ridimensionano i risultati.
- Consenso: non esiste consenso univoco. Il campo resta aperto: tra chi vede segnali deboli ma reali e chi ritiene gli effetti artefatti cumulativi.
Messaggio per il lettore: la parapsicologia non è “prova” né “bufala” in blocco. È una questione empiricacomplessa, che richiede pazienza, trasparenza e studio.
6) Mappe del campo: grandi aree tematiche per una serie editoriale
- Telepatia e comunicazioni mentali – dal legame tra gemelli ai protocolli in doppio cieco.
- Premonizioni e sogni profetici – incubazione onirica, registri di sogni, analisi a posteriori.
- Esperienze extracorporee e viaggi astrali – fenomenologia, tecniche induttive, differenze con NDE.
- Medianità e contatti – séance storiche, scrittura automatica, protocolli di controllo e blinding.
- Poltergeist ed energie psichiche – casistica, spiegazioni psicologiche vs. psicocinetiche.
- Reincarnazione – casi infantili, indizi (linguaggi, fobie specifiche), indagine sul campo.
- Psicocinesi – micro-PK su RNG, studi contemporanei, criticità e nuove tecnologie.
- ITC/EVP – metodiche di registrazione, analisi audio, doppio cieco sul riconoscimento vocale.
- Apparizioni e hauntings – mappatura ambientale (EMF, infrasuoni, temperatura), interviste strutturate.
- Etno-parapsicologia – come culture diverse modulano esperienza, linguaggio e interpretazione del “psi”.
7) Strumentazione e tecniche (in breve)
- Random Number Generators (RNG) hardware affidabili e log firmati.
- Setup Ganzfeld: caschi/“mezze palline”, rumore bianco, selezione target con randomizzazione crittografica.
- Registrazioni audio/video: microfoni a bassa rumorosità, camere IR, timestamping sincronizzato.
- Psicofisiologia: GSR, HRV, EEG per correlati attenzionali (utile nei paradigmi di precognizione e presentiment).
- Software open: preregistrazioni, pipeline analitiche condivise, repository pubblici (dati e codice).
8) Come distinguere serietà da sensazionalismo
Checklist pratica per il lettore (e l’aspirante ricercatore):
- Il protocollo è chiaro e preregistrato?
- Esiste un cieco/doppio cieco reale (anche tra sperimentatore e valutatori)?
- Il campione è adeguato e la randomizzazione è verificabile?
- Le analisi sono predefinite e i dati rilasciati (open data)?
- Ci sono repliche indipendenti?
- Viene dichiarato cosa non ha funzionato (negative findings)?
- I claim sono proporzionati all’evidenza?
Se la maggior parte di queste risposte è “sì”, sei davanti a lavoro serio (qualunque sia l’esito).
9) Etica, sicurezza e responsabilità
- Tutela dei partecipanti: consenso informato, diritto al ritiro, gestione dell’aspettativa.
- Salute mentale: attenzione a traumi, lutti recenti, dissociazioni; no a promesse terapeutiche o diagnostiche.
- Trasparenza: niente inganni non dichiarati, niente “trucchi” da palcoscenico spacciati per scienza.
- Ricadute sociali: evitare false speranze (es. ritrovamenti, cure), drammatizzazioni mediatiche e sfruttamento del dolore.
10) Teorie in gioco: cosa potrebbe esserci “sotto”
Siamo nel territorio delle ipotesi:
- Informazione non locale: modelli ispirati alla fisica dell’informazione (speculativi).
- Coscienza come fondante: visioni in cui la mente non è solo prodotto del cervello.
- Modelli psicologici/percettivi: effetti di predittività e processi top-down che anticipano segnali ambigui.
- Interazioni deboli mente–materia: micro effetti che emergono statisticamente in grandi numeri.
Nessuna teoria gode di ampio consenso; il lavoro teorico è tanto importante quanto la prudenza.
11) Frontiere e futuro prossimo
- Open Science: prereg, registri pubblici, revisione aperta.
- Automazione e IA: analisi di grandi dataset, rilevazione di pattern anomali (evitando overfitting).
- Neuro-parapsicologia: indagare correlati neurali dell’“intuizione anomala”.
- Ecologia del contesto: studiare quando (e con chi) gli effetti – se esistono – siano più probabili (motivazione, emozioni, relazione sperimentatore-partecipante).
- Crowd science: reti globali di micro-esperimenti coordinati e replicabili.
12) FAQ (rapide e oneste)
La parapsicologia “prova” i fenomeni paranormali?
No. Indaga fenomeni segnalati con metodi empirici. L’esito è misto: indizi, replicazioni difficili, dibattito aperto.
Perché tanti racconti convincono chi li vive?
Perché sono esperienze emotivamente forti e coerenti per il testimone. Ma l’intensità soggettiva non sostituisce il controllo sperimentale.
Ha senso studiarla?
Sì, se si accetta il rigore: anche risultati nulli aiutano a capire dove e perché nascono certe esperienze.
13) Glossario essenziale
- Psi: termine-ombrello per effetti ESP/PK.
- ESP: percezione extra-sensoriale (telepatia, chiaroveggenza, precognizione).
- PK/psicocinesi: presunta influenza mentale sulla materia.
- OBE/NDE: uscita dal corpo / esperienze di premorte.
- Ganzfeld: paradigma con deprivazione sensoriale lieve.
- RNG: generatore di numeri casuali.
- ITC/EVP: comunicazione strumentale / voci elettroniche.
- Preregistrazione: dichiarare piani di studio/analisi prima dei dati.
- Replication: ripetizione indipendente dello studio.
14) Conclusioni: oltre il confine, con metodo
La parapsicologia è una domanda aperta: cosa resta, quando togliamo trucco, bias e coincidenze? Forse poco. O forse qualcosa – sottile, intermittente, elusivo – che merita di essere cercato senza pregiudizi e senza concessioni al sensazionalismo.
Questa cornice ti offre bussola e strumenti: curiosità, rigore, etica. Sono questi, prima dei risultati, a fare la differenza tra mito e conoscenza.
Ringraziamenti
Grazie di cuore per essere passato qui, spero che quest’articolo ti sia piaciuto, ci vediamo alla prossima!
Fonti per approfondire
Impara ad investigare il Paranormale!
https://www.treccani.it/enciclopedia/parapsicologia
https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=100067
https://www.raiplay.it/programmi/indaginesullaparapsicologia
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